Finisterre – Un Italiano in Bretagna

Finisterre – Un Italiano in Bretagna

Rivista di turismo, cultura e vacanze per gli italiani che amano la Bretagna

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Un’italiana dall’Anima bretone…..

La scrittrice intervistata dalle cugine bretoni Annie e Claudine di Brest

Susy Zappa al centro e le cugine Annie e Claudine

– Degemer mad – Bienvenue La Bretagne est ta passion, nous le savons. Peux-tu nous dire comment tout a commencé ?

Tutto è incominciato nel 2004, mi trovavo nella Francia del Sud-Ovest per raccogliere informazioni sul mistero dei Templari e dei Catari, e mi ero fermata a studiare Rennes-le Chateau, quando un amico mi suggerì di andare all’isola di Sein, un’isola dal passato celtico interessante per alcune ricerche che stavo svolgendo. Avevo viaggiato molto e avrei voluto trasferirmi in Finlandia, non ero mai stata in Bretagna, una terra che tutela ancora oggi l’eredità celtica; appena arrivata sull’isola, stranamente, mi sono subito sentita a casa. L’isola è un microcosmo, un concentrato di Bretagna, uno scrigno a cielo aperto di storie, leggende, fari, natura, tempeste e misteri. Da qui, la mia penna ha iniziato a narrarne gli avvenimenti; un linguaggio acquerellato per descrivere la realtà e le sensazioni filtrate attraverso i miei occhi.

Così è nato il libro Sein, una virgola sull’acqua. Ritratto di un’isola bretone leggendaria. Ed. Il Frangente

Torno spesso a Sein e ogni volta scopro una nuova prospettiva, inoltre ho un ottimo rapporto con i Senani, mi sento a casa. Appena posso, raggiungo la Bretagna nei periodi di ottobre e inizio di aprile, è piacevole assaporare un luogo quando non è invaso dai turisti “per caso”. Bretagna per me significa… rispetto, lasciarsi trasportare dal vento e dalla pioggia, non avere fretta, augurare un buon giorno con un sorriso cui può seguire una conversazione, essere solari anche quando improvvisamente il tempo cambia, accogliere le vibrazioni positive che la Bretagna trasmette, camminare tra le alghe con la bassa marea, condividere la musica, i profumi, il kouign-amann e partecipare alle Fest Noz… il problema è che così si rischia di ammalarsi di bretonite da cui non si guarisce!

– Nous voyons que les phares bretons tiennent une grande place dans ta vie. Tu leur as consacré un livre entier…

Dopo il primo libro, affascinata dai fari, questi giganti di pietra suddivisi per categoria Inferno, Purgatorio e Paradiso, ho iniziato a chiedermi come sono stati costruiti e come vivevano i guardiani, ma soprattutto ho cercato di raccontare l’Anima del faro e quali segreti si celano all’interno di queste torri. Molti turisti visitano un faro senza conoscerne la storia, senza sapere cosa rappresentano per i naviganti e quanta fatica e quanti anni per costruirli! Pensiamo a fari come Ar Men, Jument, Kéréon…ma anche la tragedia di Goulenez a Sein oppure la storia del faro di Poulains. 

Così è nato il libro Fari di Bretagna. Storie di uomini e di mare. Ed. Il Frangente

– Mais deux livres sur la Bretagne et la mer, cela ne te suffisait plus. Pour ton troisième livre, tu as choisi, non seulement de marier la réalité à la fantaisie, mais encore de vivre une expérience hors du commun en t’immergeant dans la vie des gardiens de phare d’autrefois. De cette expérience exceptionnelle est née une histoire envoûtante.

Dopo i primi due libri, ho pensato fosse giunto il momento di vivere la grande avventura. La magia del faro è il libro, dove racconto la mia esperienza in solitaria sull’isola deserta di Wrac’h all’interno del suo faro. Ho voluto fare questa esperienza, non facile ma affascinante, per cercare di calarmi nella parte di un guardiano e assaporare il silenzio, la solitudine, la natura e le mille riflessioni che passavano nella mente del guardiano; il senso di inquietudine sopraggiungeva la notte quando, circondata dal buio, perché al faro non c’è la corrente elettrica, ogni minimo scricchiolio amplificava la paura di una presenza illusoria…o reale?

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Al faro non avevo il riscaldamento, niente acqua calda, corrente e potabile, e la toilette sèche….

 Il libro narra anche la storia di un’altra Anima corsara, Agathe un personaggio onirico, nato da un sogno e da una storia reale. Insomma, un libro da leggere.

-Et finalement, la Bretagne t’a apporté en prime une famille…

Nel primo libro mi congedo con l’affermazione “superficiale” che probabilmente in una precedente vita ero bretone, forse per giustificare il forte sentimento che mi attrae verso questa terra ai confini del mondo. Un giorno, casualmente leggo un articolo apparso sul quotidiano Le Telegramme Quimper, dove la famiglia Zappa era citata come pioniera a Quimper; l’articolo riportava la storia di alcuni miei ascendenti emigrati, all’epoca, nel capoluogo del Finistère. Da qui, la curiosità mi ha spinto a telefonare alla redazione del giornale, poi le mie ricerche si sono intrecciate con quelle di un appassionato ricercatore di genealogia e di ricostruzione di alberi genealogici che abita a Locronan e si era occupato del “caso” Zappa, incuriosito dalla numerosa presenza di questa famiglia a Quimper; in seguito, l’amico scrittore bretone Alex Nicol ha pubblicato il libro L’affaire Suzy Zappa. Dopo mille peripezie ho scoperto di avere due cugine bretoni, Annie e Claudine sono venute a trovarmi al faro di Wrac’h. Sono rimasta sorpresa di apprendere la realtà di quella mia affermazione”superficiale” di qualche anno prima, e naturalmente la ricerca continua…

– Quels sont tes projets pour l’avenir ?

Progetti…naturalmente la saga bretone prosegue, sto scrivendo il quarto libro, completamente diverso, dedicato esclusivamente a un faro con un’Anima bretone veramente affascinante, ma per proseguire devo tornare in Bretagna per alcune interviste. Nel frattempo, in collaborazione con un tour operator, sto programmando una serie di viaggi sui luoghi descritti nei miei libri “In viaggio con la scrittrice”naturalmente comprende anche l’isola di Sein, dove tutto è iniziato. Vorrei far conoscere agli italiani una parte di Bretagna al di fuori degli schemi tradizionali, raccontarne la storia e trasmettere tutto il mio amore per questa terra. E naturalmente portarli sulla rotta dei fari.

Nel mese di ottobre 2020 spero di essere a Brest per incontrare Annie, poi Audierne e infine a Sein.

I dettagli del progetto “In viaggio con la scrittrice”  sul sito www.davertour.com  e può seguirmi sulla mia pagina FB  @susyzappa

https://www.facebook.com/pages/category/Author/Susy-Zappa-2044002642490768/

– Merci, Susy. Que tes rêves bretons deviennent réalité ! -Kenavo ar wech all -Au revoir, à bientôt.

Un cordiale saluto e un ringraziamento di aver letto com’ è nata questa mia passione per la Bretagna. Vi auguro una buona lettura con i miei libri che potete trovare nelle librerie oppure on line anche direttamente da @frangente

Susy Zappa

Un pensiero su “Un’italiana dall’Anima bretone…..

  • Bonjour mes amis,

    sono un amante della Bretagna e dei suoi fari… Ho appena acquistato il libro di Susy “Fari di Bretagna”, e ho visto che è in programma un tour dei fari per il prossimo Aprile. Avrei la necessità di contattare l’Autrice per parlarle di un mio progetto. Non essendo personalmente presente su Facebook, è possibile avere un contatto email?
    Ringrazio anticipatamente.

    Claudio Stambul

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