Finisterre – Un Italiano in Bretagna

Finisterre – Un Italiano in Bretagna

Rivista di turismo, cultura e vacanze per gli italiani che amano la Bretagna

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Saint Malo, la città corsara

***Saint Malo – Citta fortificata e porto leggendario, ma anche punto di partenza di regate transatlantiche, Saint Malo la più amata delle città della Bretagna. Venite a vedere perché.

  Dove si trova?


 Arrivare e parcheggiare:
Si arriva seguendo le indicazioni per “Intramuros” e si parcheggia a pagamento, fuori le mura della “ville close”. Qualche volta in estate bisogna avere pazienza.
 Da fare da vedere
Il giro delle mura della “città chiusa” è un vero must. Poi la visita alla città stessa, una passeggiata sulla camminata del Sillon e sulla grande spiaggia omonima. Per finire un bagno alla piscina di mare, alla spiaggia di Bon Secours, tempo permettendo.
 Consigli per gli acquisti
Tutto il centro rigurgita di negozi di tutto un po’. Citiamo alla rinfusa: La casa del burro di Jean Hyves Bordier 9 rue de l’Orme, I famosi Gelati di Saint Malo, fuori le mura, 14 quai du Val, un percorso “acqua-tonico” alle Terme Marine di Saint Malo,
 Dove mangiare e dormire

  • Hotel Antinea & Le Jersey53 – 55, Chaussée du Sillon 35400 Saint-Malo Tel. 02 99 56 10 75 sulla “chaussée du Sillon” fronte mare e maree. Due hotels piazzati benissimo, meglio le camere vista mare naturalmente.
  • Ristorante Hotel Antinea –  Anche il ristorante dell’hotel Antinea è da consigliare, vista strepitosa e menu di ottimo rapporto qualità prezzo.

La visita di Finisterre

La visita di Finisterre, per una volta, la cominciamo alla sera partendo dall’hotel. Di fronte a noi la grande spiaggia del Sillon e un bel tramonto da cartolina. Sullo sfondo la città corsara si intravede superba cerchiata nei bastioni possenti.

Camminiamo sulla chaussée (strada) costruita sulla diga del Sillon a sua volta costruita al tempo sul sillon cioè un prolungamento naturale si sabbia e sassi. Al tempo era il solo modo di raggiungere a piedi, la città chiusa e fortificata. A destra la spiaggia e l’oceano ora lontano per via della bassa marea con i caratteristici pali frangiflutti infossati nella sabbia. A sinistra, la fila di case e alberghi in stile Malouin 19°.

Mentre camminate, facciamo un po’ di storia:


La città nasce nel 541 quando il monaco Saint Malo proveniente dal Galles, ricordatevi la nascita della Bretagna quando i bretoni cristiani emigrano dalla Grande Bretagna per fuggire gli Angli e Sassoni.  Saint Malo il santo dicevo, si installa sull’isola di fronte all’allora esistente porto città Gallo-Romana di Alet, l’isola era più facile da difendere e nel tempo si fortifica arrivando all’aspetto odierno. Il periodo storico più conosciuto della città è quello dopo la scoperta delle Americhe quando armatori e corsari fanno di Saint Malo una delle città porti più fiorenti del mondo. Ricordiamo a quelli che non hanno letti i romanzi di Emilio Salgari, che i corsari diversamente dai pirati, saccheggiavano i battelli nemici con l’autorizzazione del proprio Re. Dei pirati con la patente insomma. Il più conosciuto corsaro di Saint Malo si chiama Surcouf.


Finita la storia e finita anche la “Chaussée du Sillon”, entriamo nella città vecchia dalla porta Saint Vincent accanto al castello e i grandi torrioni.

All’interno la città è tutta un susseguirsi di palazzi in granito, moltissimi negozi a testimonianza dell’interesse turistico della cittadella. La città è bella non si può negare, anche se i palazzi sono un po’ tutti uguali e i negozi di moda con le marche conosciute fanno pensare a un centro commerciale all’aria aperta.

Facciamo sosta per la cena sulla piazza proprio dietro la porta Saint Vincent e ci gustiamo “une douzaine” di ostriche di Cancale, paese vicino e famoso per i conchigliami butterellati. Un bicchiere di muscadet sur lie (mi raccomando “sur lie” le muscadet), pane e burro locale, completano una cena succulenta.

Domani faremo il giro della città sui bastioni, the must to do di Saint Malo.


Al mattino presto nella camera d’albergo, siamo svegliati da un rumori sordi, intensi e più o meno regolari. Una specie di boom seguito da rumore come di spruzzi. Ecco perché avevamo prenotato un albergo sulla Chaussée du Sillon, per vedere il fenomeno dell’alta marea con le onde che passano sopra la diga. I rumori che si sentono non sono altro che le onde dell’oceano che sbattono proprio davanti all’hotel. Usciamo per fare qualche foto alla luce del mattino.

C’è molta gente relativamente all’ora mattutina, tutti con le macchine fotografiche per immortalare l’onda che si rifrange. Il fenomeno delle maree è particolarmente intenso in questi giorni a Saint Malo con dislivelli che arrivano a 15 metri tra la alta e la bassa marea.

Corollario delle onde, e degli apprendisti fotografi, c’è qualcuno che si fa la doccia senza volerlo.

Il mare dopo aver aggredito la città, come sempre si ritira lontano facendo il muso perché la città non l’ha fatto entrare come al solito. Ritornerà all’assalto fra 12 ore. Nel frattempo noi riprendiamo la strada per la città vecchia per fare come promesso il giro delle mura.

La spiaggia ora è in secca

Il giro delle mura di Saint Malo è una delle attrazioni più gettonate della Bretagna. Oceano intorno e bellissimi scorci della città dall’alto (quasi dall’alto). Da non perdere, il giro delle mura è l’antico cammino di ronda della cittadella lungo quasi due chilometri, si può raggiungere da diversi punti della città e bisognerà contare due ore camminando piano e fermandosi per un caffè o un bicchiere o una crepe. Finito il giro, si ritorna all’ albergo giusto in tempo per lasciare la stanza, riprendere l’auto e partire all’abbordaggio di un’altra città della Bretagna.


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