Segreto: come fotografare un faro di mare in Bretagna, dalla terra ferma
Fotografare un faro di mare bretone non è cosa facile, per definizione un faro di mare è in mare e quindi fotografabile solo da una barca o, per i fotografi professionisti e abbienti, da un elicottero. Il faro detto Phare du Four fa eccezione, anche se si trova in mare è a due chilometri dalla terra ferma e accetta di farsi fotografare se si conosce esattamente il punto.
Finisterre vi svela il punto segreto sulla cartina seguente e vi da alcuni consigli (dopo la cartina seguente).
Il punto foto si trova a l’estremità ovest della penisola di Saint-Laurent nel comune di Porspoder. Preparatevi forse a affrontare il vento, anzi sicuramente il vento sarà della partita perché se non c’è vento le onde sono raramente alte. Bisognerà anche avere pazienza e un buon teleobiettivo. Il treppiede non è obbligatorio, la foto sotto il titolo è stata fatta tenendo la fotocamera sopra una roccia ma permette una migliore stabilità. La luce della foto è quella del pomeriggio, a mio avviso la migliore per avere il faro “illuminato” e le onde che arrivano da dietro. Vi consiglio anche di fare piccole serie di immagini a raffica per essere sicuri di cogliere il momento migliore.
A prescindere dalla foto del faro, l’escursione/passeggiata alla penisola di Saint Laurent, è suggestiva e relativamente facile.
Avrete l’occasione di ammirare tratti di costa naturale e selvaggia
Nella brughiera qualche vestigia del passato.
In secondo piano sulla foto dopo la placca esplicativa, un cosiddetto forno ad alghe, dove si bruciavano le alghe laminarie per estrarne la soda (carbonato di sodio), poi venduto all’industria chimica.
Se riuscite a fare una foto del Phare du Four dal punto segreto, mandatela a Finisterre, potremmo fare un concorso alla foto più bella.
Ciao Stefano, complimenti per il bellissimo sito e tutte le tue indicazioni. Vorrei chiederti a quanti millimetri è scattata la foto del faro e con quale focale.
Sto programmando un viaggio in Bretagna di 15 giorni circa e inserirò la strada dei fari come una “tappa” obbligatoria: secondo te quanti giorni è meglio prendersi per tutto il percorso?
Grazie
Ciao Cristina, grazie per i complimenti per il sito. La foto al Phare du Four è stata scattata con l’obiettivo zoom standard della macchina a 400 mm in apertura automatica e a raffica. Non ti so dire la focale. La difficoltà più grossa per me è stato di tenere ferma la macchina visto che non avevo treppiede. Alla fine l’ho appoggiata su una roccia. La macchina è un bridge Panasonic Lumix DMC FZ1000 con lo zoom a 25-400 con il quale faccio un po’ di tutto video 4K compresi.
La foto è stata trattata con Photoshop con la regolazione per la soppressione della foschia (in francese réglages, suppression de la brume).
La strada dei fari si può fare in un giorno, due se si vuole prendersela comoda, tre se si vuole andare un giorno a Ouessant.
Ecco.
Un saluto dalla Bretagna.
Grazie mille, gentilissimo.
Alcuni fari sono comodamente situati a terra, però :-D.
St. Mathieu offre un impareggiabile accavallarsi di manufatti, idem Eckmuhl che oltretutto ha un interno molto elegante. Tanto per citarne due, tra gli innumerevoli che popolano il nostro phare-ouest.
buona sera Stefano e buon nanno.
Gli orari per le luci migliori sono un ulteriore tema soprattutto in Bretagna, anche se la mia reflex è sempre molto gentile con me, gli scatti più belli sono al crepuscolo, con i colori saturi.
Sono alcuni anni che non torno sul tuo sito e devo dire che è sempre più bello, oltre che gradevole leggerlo.
Noi siamo andati e pure tornati dalla …Francia. Poi magari ti spiegherò meglio in dettaglio.
Grazie a te e ad Alberto R. ci siamo trovati e ritrovati, scambiato idee, esperienze.
Ora pensando solo alla Bretagna per le vacanze, volevo chiederti qualcosa, che però qui è fuori tema e non vorrei rubare troppo spazio. posso ricevere un tuo indirizzo e-mail per scriverti?
Un caro saluto
e kenavo
Giorgio Siesto