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Storia

Bloccati nel faro de La Vieille – la storia di Mandolini e Ferracci


Siamo nel 1923 dopo la grande guerra, il governo francese adotta una legge per impiegare gli invalidi e mutilati di guerra in lavori “facili” come impiegati, guardiani dei musei, ufficiali giudiziari. Paradossalmente però nella lista dei lavori facili viene lasciato anche quello di guardiano di faro.

Il faro della Vieille fa parte dei fari detti “infernali” per via delle condizioni spesso terribili del mare che rendono appunto infernali le condizioni di vita e il cambio. Il cambio dei guardiani veniva fatto tramite un battello, piccolo e manovrabile che si avvicinava il più possibile al faro. Dal faro veniva lanciata una fune che una volta recuperata dai marinai del battello, serviva come base per installare un sistema di va e vieni per trasbordare merci e uomini.

Durante le tempeste o in caso di forti correnti che sono la norma specialmente in inverno nel “raz de Sein”, il cambio e rifornimento era impossibile.

Ed ecco che entrano in gioco i nostri due corsi Mandolini e Ferracci, uno ha perso in guerra l’uso di un braccio, l’altro è menomato da una pallottola in corpo che non si poteva togliere. Entrambi si ritrovano destinati al mestiere facile di guardiano di faro per di più alla Vieille. Malgrado i certificati medici che i due cercano di produrre vengono incaricati “entrambi contemporaneamente” al faro nel dicembre del 1925.

In quell’inverno le condizioni di mare erano spaventose; per settimane il battello del cambio non poté avvicinarsi, e quando riusciva a farlo, i due corsi mutilati e indeboliti non avevano la forza per gettare la fune dal faro. La storia prende colori drammatici quando il faro si spegne nel febbraio de 1926 visto che i due guardiani non potevano più salire con il petrolio i 120 gradini fino alla lanterna. Una goletta di Paimpol, La Surprise, ne fa le spese naufragando sugli scogli di Plogoff.

Finalmente, il 28 febbraio del 1926, il figlio di un pescatore che si era avvicinato al faro, riesce a raggiungere a nuoto la roccia sotto il faro e a scalare gli scogli fino a poter gettare la fune e a soccorrere i guardiani in fin di vita. I testimoni parlano di averli visto uscire dal faro come due demoni, neri come l’inferno, dai vestiti laceri.

Dopo questo fatto, il governo francese tolse il guardiano di faro dalla lista dei mestieri riservati ai mutilati di guerra.


Ecco un video recente di un cambio di guardiano. il faro della Vieille è stato automatizzato e non ha più guardiani dal 1995. Tutti i fari di mare sono automatici attualmente, l’ultimo faro di mare a essere automatizzato è quello di Kéréon nel 2004. Le operazioni di manutenzione dei fari infernali si fanno attualmente via elicottero.

2 pensieri riguardo “Bloccati nel faro de La Vieille – la storia di Mandolini e Ferracci

  • Bellissimo! Sono felice d’essere capitata su questo sito!

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    • Grazie Nicoletta

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